Fornaio in origine, pasticcere per lavoro e passione, tra i migliori artigiani del cornetto nel Lazio.

Fabrizio Miozzi è uno storico pasticcere di Roma, attivo presso il Dolce Forno di Emilio Graziani, nel quartiere Flaminio.
Ha iniziato a mettere le mani in pasta come fornaio, poi per necessità è passato alla pasticceria da forno. Una necessità che si è trasformata subito in passione.

“Amo l’aspetto creativo della pasticceria, dover fare sempre qualcosa di nuovo, tenermi aggiornato, seguire le tendenze del mercato. Rispetto a quando ho iniziato questo settore è cambiato moltissimo: oggi fare il pasticcere richiede processi di lavorazione estremamente elaborati”.

Come tutto il mondo dell’arte bianca anche la pasticceria negli anni si è adeguata alle richieste salutistiche della clientela: “Per alcuni prodotti, come le frolle, ci chiedono farine poco raffinate, grezze, integrali, ai cereali. La richiesta più estrema che ho ricevuto in tal senso? Un panettone “low carb”, a basso contenuto di carboidrati e grassi. Il risultato? Un “pagnottone”, più che un panettone, ma non poteva essere diversamente, il panettone è un lievitato che necessita di determinati ingredienti” racconta Miozzi con un sorriso, pensando al panettone dietetico.

Il lavoro del pasticcere riserva anche tante soddisfazioni, come la medaglia di bronzo per il miglior cornetto del Lazio, una competizione indetta da Confcommercio: “Sono arrivato terzo su mille partecipanti. Il mio cornetto è stato premiato per friabilità e leggerezza, con 50% di lievito madre e 50% lievito di birra”.

Le paste lievitate sono il vero grande amore di Miozzi: “Fare panettoni e cornetti è la mia vita, non mi stanco mai di farli. In tanti anni di lavoro ho imparato una regola base: non si finisce mai di imparare, non si finisce mai di migliorare. L’umiltà è il primo ingrediente per lavorare bene”.

Per quanto riguarda la visione futura della professione Miozzi si dispiace dei pochi giovani che vogliono iniziare questo tipo di mestiere: “Il lavoro non è solo questione di soldi o di tempo impiegato, il lavoro si fa con la passione. Quando volevo imparare a fare i panettoni ho speso il mio tempo libero per assistere al lavoro dei maestri e per fare le mie prove. Mi dispiace che il primo pensiero delle nuove leve sia solo il compenso e le ore di lavoro, anche se posso comprendere”.

Se l’umiltà è la spinta che porta alla crescita, l’amore per il proprio lavoro è la benzina: “Non ho segreti di lavorazione particolari, tranne l’amore che ci metto, che si tramuta in ore e ore di prove, in curiosità, attenzione, operatività manuale”.

Per concludere, Miozzi mette in luce il suo panettone preferito: “Ne facciamo di tanti tipi ma il mio preferito è il panettone basso con l’albicocca semi-candita. Per me, il vero Re delle feste di Natale”.

Il nostro pasticcere si serve di Macinazione Lendinara per la referenza Manitoba Cornetto, Frolla e Gran Riserva delle Feste.